domenica 19 ottobre 2008

Alcune informazioni importanti per i colleghi sociologi

Cari amici e colleghi con la presente vi comunico alcune informazioni che ritengo di un certo interesse per la nostra categoria:

1. Vi comunico che da poco ho aperto, sul web, questo blog dove i sociologi italiani (non solo quelli sanitari e della salute) possono confrontarsi su varie tematiche. La url per accedere al blog è: http://sociologisanitari.blogspot.com/. Per eventuali difficoltà o problemi di accesso contattatemi (mail o telefono di seguito riportati) senza esitare.

2.Vi comunico, inoltre, che i giorni 24 e 25 ottobre 2008 si terrà a Pisa un importante convegno internazionale dal titolo "Il futuro dei Sistemi Sanitari fra Governance e Cittadinanza Attiva". Il convegno è organizzato dall'AIS-Sezione Sociologia della Salute e della Medicina e prevede tra l'altro, il 25 (sabato mattina dalle ore 9,00 alle ore 13,00) una specifica Sezione Tematica (workshop SISS) dove saranno affrontati e dibattuti, in termini pragmatici e propositivi, le più attuali ed importanti questioni che investono oggi la nostra professione. Sul sito SINSI (http://www.sindacatosociologi.it/) è reperibile la brochure del Congresso dove sono contenute, in maniera dettagliata, le ulteriori informazioni (logistica, modalità d'iscrizione,ecc.). Confido in una vostra partecipazione all'evento. Vi ricordo che a Pisa sarà sottoscritto un Accordo di Programma per l'istituzione del Coordinamento Nazionale di tutte le Associazioni Professionali ed Accademiche dei Sociologi italiani e si discuterà in merito all'organizzazione della Conferenza Stampa di presentazione dell'Accordo che si terrà a Roma nella prima quindicina di novembre. Si sta lavorando per l'individuazione della sede (CNEL, Presidenza Consiglio dei Ministri o altre importanti sedi istituzionali). Il SINSI è da tempo impegnato su tali tematiche e ritiene strategico, per gli obiettivi dei sociologi sanitari, un coinvolgimento forte di tutti gli iscritti ed i simpatizzanti intorno a questa ed alle altre iniziative che sono in cantiere.

3. Infine, come molti di voi già sanno, è in corso di pubblicazione per i tipi della F.Angeli, nella collana Salute e Società diretta dal Prof Costantino Cipolla, il volume da me curato dal titolo "Il sociologo nel Servizio Sanitario Nazionale". Il volume, che contiene la prefazione di Giuseppe De Rita (Segretario Generale del CENSIS), oltre a soffermarsi sugli aspetti gnoseologici, epistemologici e metodologici della sociologia della salute e delle discipline sociologiche affini, dei loro rapporti con i temi della salute e dell'organizzazione sanitaria, rappresenta un utile strumento attraverso il quale viene data visibilità e risalto alla nostra professione. Può essere letta come un' importante occasione di rilancio per i sociologi professionali ed accademici che operano in tale settore. Non è certamente un caso se il volume raccoglie, nalla parte quarta, interessanti esperienze e contributi forniti da 21 colleghi sociologi che lavorano nel SSN e che la gran parte di essi, occupa, tra l'altro, importanti incarichi professionali e gestionali all'interno delle specifiche organizzazioni sanitarie di appartenenza. Il volume sarà in libreria, salvo imprevisti, nel mese di gennaio 2009. Mi auguro che il testo, nei contenuti e nelle finalità, incontri il vostro interesse e soprattutto il vostro consenso. Sarà importante e strategico, per l'immagine della nostra categoria, che tale pubblicazione possa essere veicolata, attraverso una capillare ed articolata distribuzione, su tutto il territorio nazionale. In particolare sarebbe utile una sua promozione sui singoli territori regionali mediante l'organizzazione di eventi di presentazione che prevedano il coinvolgimento delle diverse istituzioni e d organizzazioni(politiche, sanitarie, sociali, università, scuole, sindacati, ecc.) presenti sul territorio. Confido in quanti vorranno proporre suggerimenti, idee e collaborare alla promozione del libro e quindi della nostra professione.


Colgo l'occasione per chiedevi gentilmente di dare alla presente comunicazione la massima diffusione possibile.

Nel ringraziarvi di cuore, un cordiale saluto e a presto.
Francesco Panza

N.B. La brochure del Congresso di Pisa la potete chiedere direttamente anche a me al seguente indirizzo e mail:
vserti@tiscali.it e/o telefonarmi al 348 7391937

venerdì 3 ottobre 2008





FrancoAngeli
L i b ri N O V I T à

A cura di Francesco Panza

LA PROFESSIONE DEL SOCIOLOGO NEL SERVIZIO
SANITARIO NAZIONALE ITALIANO
Una risorsa innovativa e strategica per
la governance della salute
Prefazione di Giuseppe De Rita
pp. 464
Collana: Salute e società


Volume in preparazione. Per l'acquisto rivolgersi a: Ufficio vendite (vendite@francoangeli.it) fax 02 26141958 - tel. 02 2837141

In Italia il 23 dicembre 1978 la legge 833 istituisce il Servizio Sanitario Nazionale. In questi ultimi trent’anni la domanda di salute è cresciuta e si è diversificata in maniera esponenziale. Si è registrato un profondo mutamento dei comportamenti e degli stili di vita connessi alla tutela della salute. Cittadini sempre più consapevoli, maturi, attenti a selezionare informazioni, a valutare servizi e prestazioni offerte. A fronte di ciò un Ssn alle prese con nuovi modelli di governance e di efficienza gestionale per far fronte alle difficoltà della finanza pubblica aggravate da una immanente recessione economica globale. Una domanda sociale qualificata rappresenta una sfida ardua per i soggetti di offerta, ne condiziona le scelte, li obbliga, contro ogni tentazione autoreferenziale, a valutare le implicazioni delle proprie azioni. In tale contesto, il contributo della sociologia della salute costituisce una risorsa in grado di fornire soluzioni, nuove chiavi di lettura del Ssn. Il sociologo sanitario svolge una funzione innovativa, sia come attore che sensore dell’evoluzione del rapporto tra società, salute, sistema sanitario. Il volume, attraverso un’attenta ricognizione storica del sistema sanitario italiano, un’analisi dell’evoluzione del sapere sociologico e la presentazione di esperienze dirette di sociologi del Ssn, stimola una pluralità di riflessioni. La trattazione va oltre il focus teoretico-applicativo della professione sociologica e porta a riflettere su questioni chiave come il rapporto degli italiani con la salute ed il ruolo del Ssn. Il libro esplicita il processo di legittimazione della sociologia della salute e della conquista, da parte del sociologo sanitario, di un ruolo professionale specifico. Una professione che, in termini di spendibilità, può e deve essere messa in campo per far fronte alla pluralità di problematiche che oggi la sanità si trova ad affrontare. Il volume si rivolge a sociologi, medici, psicologi, epidemiologi, ricercatori, comunicatori, formatori, assistenti sociali, manager sanitari e sociali, operatori del Terzo Settore, pubblici amministratori.
Francesco Panza, dirigente sociologo, è segretario nazionale del SINSI (Sindacato Nazionale Sociologi) e responsabile dei servizi sociali territoriali dell’ASL Salerno 1. Insegna Sociologia alla scuola di Formazione Universitaria delle Professioni Sanitarie della Regione Campania. Si occupa di programmazione e valutazione socio-sanitaria e di formazione (ECM). Ha scritto numerosi saggi per riviste specializzate ed è autore e curatore di volumi, tra i quali, Il tuo specchio. Manuale d’informazione socio-sanitaria per l’anziano (Salerno, 1989), Anziani che fare (Salerno, 1990), La valutazione degli interventi di prevenzione del disagio giovanile (Salerno, 1995), Medici di base e tossicodipendenze (Roma, 1998).

Indice
Prefazione di Giuseppe De Rita
Introduzione - La salute e il Servizio Sanitario Nazionale a trent’anni dalla legge di riforma sanitaria: un rinnovato impegno per la sociologia della salute ed i sociologi sanitari, di Francesco Panza

PARTE I - Aspetti storici, istituzionali ed organizzativi della sanità Italiana, di Francesco Panza
1. Il Servizio Sanitario Nazionale; 2. Evoluzione dell’assistenza sanitaria in Italia: da beneficenza caritatevole a diritto costituzionalmente sancito; 3. Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale e nuovi scenari della sanità italiana; 4. Luci ed ombre del S.S.N.: sintesi dei risultati di tre indagini sullo stato di salute della popolazione italiana e sul funzionamento dei servizi; 5. La programmazione sanitaria in Italia alla luce della modifica del Titolo V della Costituzione e dei processi di federalismo sanitario in atto. Il caso del Piano Sanitario Nazionale 2006-2008; 6. Alcuni obiettivi strategici per lo sviluppo del Servizio Sanitario Nazionale.

PARTE II - Il contributo teoretico ed applicativo della sociologia sanitaria e della sociologia della salute, di Francesco Panza
7. Alcuni dei principali approcci teorico-metodologici della sociologia sanitaria e della salute; 8. L’evoluzione della sociologia sanitaria in alcuni contesti occidentali e prospettive di sviluppo della sociologia della salute in Italia.

PARTE III - Il contributo teoretico ed applicativo della sociologia clinica e della socioterapia
9. Dalla definizione della professione di sociologo alla sociologia clinica come riferimento per l’esercizio professionale della sociologia, di Lucio Luison; 10. Lineamenti di socioterapia, di Maurizio Covarelli Federici.

PARTE IV - La professione del sociologo, oggi, all'interno del Ssn. Contributi, esperienze dirette e testimonianze, a cura di Francesco Panza
Nota esplicativa; 11. Il sociologo della salute e l’innovazione sociale, di Rosa Angela Ciarrocchi, Gerardo Lupi, Walther Orsi; 12. La qualità percepita dagli operatori, di Anna Bisesti; 13. La professionalità del sociologo come valore aggiunto ai percorsi lavorativi nelle organizzazioni del SSN: il caso del Sistema Informativo Aziendale, di Silvestro Caputo; 14. Una riflessione sociologica su di un caso clinico di schizofrenia, di Maurizio Covarelli Federici; 15. L’applicazione dei paradigmi sociologici e socioterapeutici nei progetti di Educazione e Promozione della salute, di Giovanni Cozzolino; 16. Il Servizio di Umanizzazione dei percorsi assistenziali dell’ASL NA1, di Vittorio d’Alterio; 17. Dipendenze patologiche e socioterapia, di Annibale D’Angelo; 18. La testimonianza e l’esperienza professionale narrata da un sociologo del SSN, di Alberto D’Anna; 19. Dal controllo di gestione alla comunicazione istituzionale, di Ettore Ferullo; 20. Una ricerca sul rapporto tra medici di base e fenomeno delle tossicodipendenze, di Francesco Panza; 21.Integrazione sociosanitaria: riflessioni e spunti operativi sull’esperienza campana dell’ASL Salerno 1, di Antonio Russo; 22. L’unità Organizzativa Comunicazione Interna-Esterna e Marketing Sanitario dell’ASL Salerno 1, di Sara Soriente; 23. Auditor in sanità e conoscenze e competenze sociologiche. Esperienze nell’area dipendenze, di Paolo Ugolini e Alessio Saponaro; 24. Osservare l’Osservatorio come sistema. Osservatori, regionale e provinciali, sulle dipendenze in Emilia-Romagna, di Alessio Saponaro e Paolo Ugolini; 25. Alcune riflessioni sul rapporto tra Etica e Qualità nel SSN, di Pietropaolo Pedicini; 26. Cosa può fare e di cosa può interessarsi il sociologo che si occupa di tossicodipendenze? Riflessioni ed esperienze, di Gianfranco Mele; 27. Alcune brevi considerazioni sulle specificità professionali del Dirigente Sociologo dipendente del Servizio Sanitario Nazionale, di Enrico Vaccaro
Per ulteriori informazioni sul volume gli interessati possono contattare l'autore e curatore Francesco Panza ai seguenti recapiti:
tel. 3346221063

mercoledì 1 ottobre 2008

Innanzitutto i Saluti:
rivolgo un cordiale e sincero saluto di benvenuto a tutti i visitatori di questo blog che nell'intento di chi scrive vuol essere essenzialmente uno spazio di confronto, di dialogo e di comunicazione tra i sociologi italiani e non solo. Uno spazio virtuale, ma che per me rappresenta qualcosa di più: magari un pò la mia casa, il mio studio con i miei libri e le cose più care, il luogo dove potermi incontrare e confrontare serenamente ed in maniera aperta con tanti colleghi ed amici.
Mi presento:
Mi chiamo Francesco Panza, sono un sociologo e lavoro ormai da più di vent'anni nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Sono dirigente sociologo di ruolo presso l'Azienda Sanitaria Locale (ASL) Salerno 1 dove ricopro l'incarico di Responsabile dei Servizi Sociali Territoriali (http://www.aslsa1.it/). Sono docente di Sociologia presso la scuola di Formazione Universitaria delle Professioni Sanitarie della Regione Campania. Mi occupo di programmazione e valutazione socio-sanitaria e di formazione continua in medicina (ECM). Ho svolto e svolgo attività di collaborazione e consulenza per conto di Enti pubblici e privati (Ministeri, Regioni, Comuni, Scuole, Università. Centri di Ricerca...), Organizzazioni profit e no-profit del Terzo Settore. Ho scritto numerosi saggi per riviste specializzate e sono autore e curatore di diversi volumi, tra i quali, Il tuo specchio. Manuale d’informazione socio-sanitaria per l’anziano (Salerno, 1989), Anziani che fare (Salerno, 1990), La valutazione degli interventi di prevenzione del disagio giovanile (Salerno, 1995), Medici di base e tossicodipendenze (Roma, 1998). Sono, inoltre, segretario nazionale del Sindacato Nazionale Sociologi Italiani (SINSI) (http://www.sindacatosociologi.it/). Da anni, con grande determinazione ma anche tante difficoltà, insieme ad altri colleghi del sindacato e di altre Associazioni di sociologi professionali ed accademiche (SISS, AISP, ASC, ANS, SOIS, Trento 62, CONSCOM...) stiamo cercando di promuovere e rilanciare, attraverso tutta una serie di iniziative (culturali, sociali, politico-istituzionali, legislativo-parlamentari, ecc.), la figura professionale del sociologo nella società e soprattutto nel mondo del lavoro, cercando di creare nuove occasioni ed opportunità di impiego per i giovani laureati in sociologia. Il tutto anche alla luce delle recenti normative europee e nazionali che dettano le linee di indirizzo per il riconoscimento giuridico e l'accreditamento delle professioni non regolamentate da Ordini ed Albi Professionali come è il caso della professione del sociologo.
L'iniziativa editoriale: una sfida impegnativa ma anche una opportunità da utilizzare al meglio per il rilancio della professione del sociologo sanitario:
In tale prospettiva di rilancio e promozione si colloca il volume da me curato dal titolo Il sociologo nel Servizio Sanitario Nazionale Italiano. Il contributo innovativo della scienza sociologica nel perseguimento degli obiettivi di salute, che entro il 2008 uscirà per i tipi della FrancoAngeli di Milano nella collana Salute e Società - Sezione Ricerca e Spendibilità - diretta dal Prof. Costantino Cipolla. Il volume, che contiene un' interessante prefazione di Giuseppe De Rita (Segretario Generale del CENSIS), è ricco di spunti, analisi, riflessioni e proposte concrete e consta di circa 500 pagine. Attualmente il libro è in fase di avanzata lavorazione.
Qualche informazione in più sul libro:
Il volume, che si presenta come un manuale ma anche come testo di approfondimento ed analisi, costituisce un utile strumento di conoscenza in tale specifico settore. Il target cui si rivolge è, in primis, rappresentato dagli “addetti ai lavori” del welfare (sociologi, medici, epidemiologi, psicologi, ricercatori, pedagogisti, comunicatori, formatori, assistenti sociali, manager sanitari, dirigenti e operatori del Terzo Settore, Amministratori Pubblici e politici del settore, ecc.). Il libro, inoltre, in relazione agli specifici argomenti trattati ed al taglio divulgativo, può essere fruito, oltre che dagli studenti e dai neo-laureati in Sociologia, Scienze del Servizio Sociale, Scienze della Comunicazione, Scienze dell’Educazione e di discipline affini, anche da un pubblico di lettori più vasto con una formazione ed interessi culturali e professionali più generali e diversificati.
Descrizione sintetica dei contenuti del volume:
1. Nella prima parte dal titolo “Aspetti storici, istituzionali ed organizzativi della sanità italiana” l’autore traccia un identikit aggiornato del SSN italiano descrivendone i principali aspetti istituzionali ed organizzativi. Un’organizzazione che è il prodotto di un lungo, articolato e complesso processo storico-politico che è descritto, dall’autore, nelle sue fasi più significative e peculiari. I capitoli successivi cercano, poi, di fare emergere, attraverso le risultanze scaturite da tre diverse indagini, la situazione sullo stato di salute della popolazione italiana ed il livello di funzionamento dei servizi del nostro SSN. Infine, l’autore, svolge una riflessione sui possibili sviluppi della sanità italiana, prendendo spunto dai temi attuali e dibattuti del federalismo sanitario e dei processi di aziendalizzazione.
2. Nella seconda parte dal titolo “Il contributo teoretico ed applicativo della sociologia sanitaria e della sociologia della salute”, con due capitoli rispettivamente dal titolo “Alcuni dei principali approcci teorico-metodologici della sociologia sanitaria e della salute” e “L’evoluzione della sociologia sanitaria in alcuni contesti occidentali e prospettive di sviluppo della sociologia della salute in Italia”, vengono ripercorse alcune delle più importanti tappe che hanno caratterizzato lo sviluppo, nel mondo occidentale e in Italia, della sociologia sanitaria prima e della sociologia della salute poi. Detti capitoli mettono in evidenza, in particolare, l’impostazione teoretica, epistemologica e metodologica che si riconoscono nei paradigmi culturali e nelle acquisizioni scientifiche della sociologia sanitaria. In Italia, detta disciplina si è sviluppata, a partire dagli anni settanta, presso l’Università degli Studi di Bologna, intorno al pensiero scientifico di Achille Ardigò, fondatore della prima Scuola di Specializzazione e dai suoi numerosi e qualificati collaboratori, in primis da Costantino Cipolla che ne continua, ancora oggi, l’importante opera.La sociologia della salute, allo stato, si caratterizza per una forte impostazione sistemico-relazionale, fenomenologica dei mondi vitali, il tutto organicamente sistematizzato all’interno del paradigma correlativista. Un patrimonio scientifico che, in questi ultimi anni, risulta essersi ulteriormente arricchito, e che rende la scienza sociologica, nel settore della salute, del benessere e degli stili di vita, assolutamente viva ed attuale. Un corpus di conoscenze che evidenzia, in modo chiaro ed incontrovertibile, che il percorso euristico, epistemologico e metodologico di tale disciplina è ancora lungi dall’essersi esaurito. La sociologia della salute ha di fronte a sé importanti compiti da svolgere. Sul tema salute/malattia, ad esempio, occorre osservare come prevalga ancora, sia pure in una forma più attenuata rispetto al passato, una “tangibile separatezza dei saperi” tra le diverse discipline scientifiche e professioni (ad es. tra biologia, medicina, psicologia e la stessa sociologia) che si riflette, inevitabilmente, in maniera negativa sul piano della qualità dei servizi socio-sanitari erogati a favore dei cittadini-utenti. La sociologia, in ragione della sua specificità euristica, metodologica, epistemologica e gnoseologica, tra le diverse discipline, è sicuramente quella in grado di saper leggere ed interpretare in maniera integrata e sistemica la realtà sociale nei suoi articolati e complessi fenomeni. Essa, come mission, si pone il non facile obiettivo di favorire una inter-connessione sinergica tre discipline e professioni diverse, ponendo al centro della sua azione e dei suoi obiettivi la persona, il cittadino, i suoi bisogni ed il suoi legittimo diritto alla salute. In questa prospettiva di cambiamento strategico, si pone la questione di quale contributo può e deve fornire detta disciplina e il sociologo che lavora, oggi, all’interno del Servizio Sanitario Nazionale.
3. Nella terza parte, dal titolo “Il contributo teoretico ed applicativo della sociologia clinica e della socioterapia”, il volume affronta con due specifici capitoli, rispettivamente dal titolo “Dalla definizione della professione di sociologo alla sociologia clinica come riferimento per l’esercizio professionale della sociologia” di Lucio Luison (prematuramente scomparso nel mese di settembre) e “Lineamenti di socioterapia”, di Maurizio Covarelli, alcune dei temi fondanti che caratterizzano lo specifico culturale e scientifico di queste due interessanti ed innovative branche della disciplina sociologica. In particolare, gli autori, mettono in evidenza l’impostazione teoretica, epistemologica e metodologica dei paradigmi culturali e scientifici più attuali della sociologia clinica e della socioterapia. Viene, inoltre, messa in evidenza la forte spendibilità di tali discipline, in campo professionale, nel settore della salute ed in particolare sul versante clinico, terapeutico e della prevenzione.
4. Nella quarta parte dal titolo “ La professione del sociologo, oggi, all’interno del SSN Contributi ed esperienze dirette” il volume si presenta, da questo punto in poi, come un vademecum immediatamente spendibile per l’uso, uno strumento di divulgazione e di comunicazione attraverso il quale l’autore, partendo, come detto, dai fondamenti teoretici e metodologici della sociologia della salute occidentale nelle sue diverse articolazioni, fornisce al lettore utili e concrete informazioni sullo stato dell’arte della professione del sociologo sanitario e sul ruolo che egli svolge oggi all’interno della complessa macchina organizzativa del servizio sanitario nazionale. In pratica si cerca di dare una risposta concreta alle domande di sempre: chi è il sociologo? E soprattutto cosa fa? Si cerca di mettere in evidenza il contributo tecnico-scientifico ed operativo che la scienza sociologica e questa “nuova figura professionale” è in grado di fornire, in termini di “valore aggiunto”, al complesso e delicato sistema dell’organizzazione socio-sanitaria. In questa parte del volume il ragionamento iniziale, a forte base teorica, si trasferisce sul piano più pragmatico “del saper essere e del saper fare ”. In concreto si cerca di comprendere il ruolo del sociologo oggi, a distanza di circa un trentennio, da quando A. Ardigò, C. Cipolla, E. Minardi e tanti altri eminenti accademici, all’indomani della Legge 833/78 istitutiva del SSN, partendo dalle prime timide esperienze concrete, “immaginavano”, parafrasando C. Wright Mills, quale potesse essere il destino professionale del sociologo in sanità. L’autore, prendendo spunto da tali previsioni e ipotesi, molte delle quali rivelatesi addirittura “profetiche”, cerca di capire cosa è cambiato realmente dal punto di vista della professione del sociologo all’interno del SSN.L’autore, con la necessaria cautela metodologica, attraverso la realtà lavorativa quotidiana vissuta e narrata dagli stessi protagonisti intervistati, raccoglie le riflessioni e le testimonianze di alcune significative esperienze professionali maturate e realizzate proprio dai sociologi sanitari in alcuni specifici contesti lavorativi.Un contributo professionale che potremmo definire “ad alto valore aggiunto”, innovativo e sicuramente spendibile ai fini del perseguimento degli obiettivi di salute, di ben-essere e per il miglioramento degli standard di qualità delle prestazioni socio-sanitarie erogate a favore dei cittadini. Il volume, intende dimostrare concretamente, nonostante i tanti problemi che ancora investono la professione del sociologo in sanità ed il suo pieno riconoscimento istituzionale, quanto di positivo sia stato fatto in questi ultimi decenni, sul piano della legittimazione dalla professione del sociologo sanitario e della salute. Un travagliato, difficile e complesso percorso di accreditamento professionale, ancora non conclusosi e che, proprio in questi ultimi anni, sulla base di specifiche indicazioni legislative europee e nazionali, è in una fase di attuazione. Infine un’ultima considerazione: i risultati positivi, sin qui conseguiti dalla professione sociologica, non si sarebbero potuti raggiungere, senza l’importante e determinante contributo fornito dalla sociologia accademica, dalle associazioni scientifiche e professionali e dalla fattiva azione svolta dalle organizzazioni sindacali di categoria.
Attendo vostri graditi commenti su questo ed altri argomenti inerenti la sociologia ed i sociologi.
Rinviandovi ai prossimi aggiornamenti un cordiale saluto a voi tutti
Francesco Panza
tel. 3487391937 vserti@tiscali.it